LE BIBLIOTECHE E I DIRITTI DELLE DONNE: dalla misoginia non risolta all’omotransfobia.

La violenza di genere contro le donne oggi è stata riconosciuta come una violazione dei diritti umani. Non è sempre stato così. Si è trattato quindi di un cambiamento concettuale importante: riconoscere che questo tipo di violenza è un fatto strutturale e non emergenziale, il risultato di una discriminazione sistematica e radicata nella società e non legata a una questione di vulnerabilità innata femminile. Questa consapevolezza nasce dall’attivismo delle donne. 

La violenza di genere contro le donne è un fatto politico. L’azione culturale per contrastare la violenza di genere contro le donne è un fatto politico di natura contraria al precedente.
Negli anni Ottanta e Novanta fioriscono le biblioteche delle donne, all’interno delle associazioni femminili e femministe: perché?  
Le donne vogliono un luogo (fisico) “tutto per sé”, dove “ammassare provviste per l’inverno”: raccogliere quindi la memoria della storia delle donne e la produzione culturale femminile. Vogliono un luogo dove poter studiare e fare ricerca, approfondire, ampliare e rafforzare la propria identità e soggettività, ma anche un luogo dove incontrarsi e organizzare iniziative di sensibilizzazione culturale, o semplicemente rilassarsi in un ambiente sicuro e accogliente.

Nel nostro consueto appuntamento a Palazzo Ducale per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 23 novembre dedicheremo una giornata al ruolo delle biblioteche delle donne quali spazi organizzativi e salvifici. L’evento rientra nella rassegna di Genova Città del Libro 2023.

Le biblioteche delle donne in Italia

La Biblioteca Italiana delle donne di Bologna è inaugurata nel 1982. Nel 1983 all’UDI di Genova nascono i gruppi Donne e Cultura (40 anni fa) e Insieme e nel 1984/85 apre lo sportello delle donne maltrattate: Margherita Ferro sarà fondamentale e sarà lei a donare all’Udi quello che rimane il nucleo fondante dell’attuale biblioteca. 
Realtà complesse, costituite da diverse anime, le biblioteche delle donne si sono accresciute grazie a donazioni di socie, a lasciti, ad acquisti, e rappresentano centri di raccolta, conservazione ed organizzazione del materiale librario, nonché uno strumento di lavoro per le donne delle rispettive associazioni e uno strumento di servizio per il pubblico esterno.
Le biblioteche delle donne sono ancora luoghi di elaborazione culturale necessari per contribuire a sradicare la violenza di genere contro le donne attraverso la prevenzione, l’informazione e la promozione dell’empowerment femminile. 
L’accesso all’informazione e a partecipare alla vita culturale è un diritto essenziale, da garantire con più forza nelle situazioni di vulnerabilità o di asimmetria.

Il contrasto alla violenza di genere contro le donne a cui contribuiscono le biblioteche si relazione al goal n. 5 (Gender Equality) dell’Agenda for Sustainable Development 2030
(http://www.eblida.org/…/EBLIDA-Report-SDGs-and-their…).
Le biblioteche delle donne sono luoghi di memoria e libertà contro la violenza.

Il programma dell’evento

La mattina sarà dedicata alle scuole, con una conferenza partecipata “Liberi spazi di donne contro la violenza“. Inteverranno Teresa Bruneri e Laura Casale (Biblioteca Margherita Ferro dell’UDl di Genova), Eleonora Cirant (Biblioteca Unione femminile nazionale), Renata Campini e Giovanna Cuminatto (Archivi e Biblioteche delle donne di Lâadan), Federico Orecchia (Biblioteca specializzata di Arcigay Genova), Centro di documentazione e studi delle donne di Cagliari (intervento video), Biblioteca italiana delle Donne con Anna Pramstrahler (intervento video). Interventi dal pubblico ed attività per le classi Facilita Simona Cossu.

Nel pomeriggio alle 15:30 si terrà una conferenza sul tema “Le Biblioteche specializzate di genere contro la violenza sulle donne“. Parteciperanno: 
Elisabetta Zonca (Commissione AIB Biblioteche Speciali,Archivi e Biblioteche d’autore), Monica Galletti (Biblioteca Margherita Ferro dell’UDl di Genova), Daniela Dioguardi (Biblioteca delle donne dell’UDl di Palermo), Eleonora Cirant (Biblioteca Unione femminile nazionale),Valentina Sonzini (Università di Firenze) su Rete Lilith (AIB e socia UDI Genova)

L’evento è gratuito e ad accesso libero fino a esaurimento posti