Sabato pomeriggio abbiamo partecipato al #TamponTaxTour – Un nuovo ciclo. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Tocca a Noi per parlare dell’accessibilità all’igiene mestruale per le donne e le ragazze in Italia.
L’iniziativa, partita da Laura Sparavigna (consigliera comunale di Firenze) il #TamponTaxTour – Un nuovo ciclo si pone l’obiettivo di far approvare in Senato l’abbassamento dell’iva sui prodotti per l’igiene intima femminile. Assorbenti e simili infatti al momento sono tassati al 22%. Ossia, non sono riconosciuti come beni di prima necessità.. malgrado le donne trascorrano col ciclo mestruale un numero di giorni pari a 7 anni della loro vita.
Sono intervenuti all’evento consiglieri regionali, rappresentanti di alcuni comuni della Città Metropolitana e rappresentanti di associazioni e istituzionali, tutti molto coinvolti dalla tematica e che hanno già tentato nel loro territorio azioni per poter abbassare l’iva sui prodotti igienici sanitari femminili.
Era presente anche Benedetta Motta, studentessa di medicina e senatrice accademica. Anche lei si pone l’obiettivo di poter distribuire negli spazi dell’università prodotti per l’igiene femminile a un prezzo minimo.
Abbiamo analizzato casi di simulazione per le vendite di questi prodotti senza iva con le farmacie comunali.
Lo scopo dell’esperimento è capire l’impatto di un taglio del genere per le clienti. La stima è che ogni donna in media spenda 25-30€ mensili per l’igiene intima. Può sembrare una piccola cifra, ma le statistiche sulla povertà nel nostro Paese ci dicono tuttavia che sul bilancio familiare questa spesa può incidere. A maggior ragione specie se ci sono più donne in età fertile in casa.
Soluzioni come la coppetta mestruale non risolvono il problema. La coppetta spesso viene evocata come salvifica dal punto di vista economico e ambientale, ma non tutte le donne possono utilizzarla. Per una corretta igiene infatti è necessario avere accesso all’acqua pulita, lavando e/o sterilizzando spesso la coppetta. Condizione che per molte donne non è scontata. Ricordiamo che una coppetta non trattata correttamente può causare infezioni e shock settico.
Le diseguaglianze economiche possono avere ricadute sociali, soprattutto per le più giovani.
Anche se in piccoli numeri, anche in Italia ci sono testimonianze di ragazze che non frequentano la scuola nei giorni in cui hanno il ciclo mestruale non potendo cambiarsi. Noto è il bullismo che ancora esiste intorno al tabù mestruale, per cui si sbeffeggia un pantalone macchiato o si passano gli assorbenti tra compagne neanche fossero di contrabbando.
Ci sono in corso iniziative dal basso come le scatole dell’assorbente sospeso. Si invitano le ragazze che possono a depositare assorbenti di scorta nei bagni della scuola in modo che chi è senza o non può permettersi di comprarli possa comunque cambiarsi e sentirsi pulita e sicura nel contesto scolastico.
Questa campagna si ricollega con le lotte degli anni ’60 e ’70 per la cura del corpo e il benessere delle donne che UDI ha sostenuto e portato avanti nei decenni passati.
Abbiamo quindi ritenuto importante partecipare e sostenere quest’evento di sensibilizzazione per cancellare una disparità economica che può sembra poco rilevante ma che invece può contribuire alla libertà di molte donne. Appoggiamo l’Associazione Tocca a noi. Di seguito i prossimi appuntamenti del tour.